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Cianciana Calling

L’azienda Casusko: dove la capra girgentana e il coraggio hanno dimora.

Un viaggio a volte può essere  un viaggio di relax, di buona cucina, di divertimento e bei paesaggi, a volte per come ho scelto di vivere io i viaggi, senza nessuna forma di critica esterna, un viaggio può essere un tentativo di capire un territorio.

Per quello che riesco cerco di comprenderli con incontri di chi vive il territorio, cercare questi incontri e intanto arricchirmi dentro.

La terra siciliana per me magica, è una terra che ho vissuto già un po’ di volte tra cammini, viaggi e affetti che si sono creati, affetti che ho la fortuna di avere in  questa terra e che mi riempiono di bellezza.

Nell’ultimo viaggio che ho fatto nel mese di Agosto si è ripetuta questa tradizione, è stato un viaggio di ricerca di bellezza, di rincontri continui a me cari e di nuovi incontri con persone che risiedono nel territorio e lo rendono bello.

Sono arrivata alla consapevolezza che un territorio può essere bello, ma sono le persone che lo vivono che possono mantenerlo tale e arricchirlo di bellezza e sanità con progetti, idee, rete e rispetto per tutto ciò che hanno attorno, creando cose che siano in armonia con esso.

Uno degli incontri che sicuramente merita l’attenzione di un articolo di Tarallucci&Vino è l’azienda agricola di Casuccio Valeria, a Joppolo Giancaxio (Ag).

L’azienda è composta da una giovane coppia di ragazzi siciliani, Valeria e Peppe che qualche anno fa hanno in modo coraggioso, sottolineo questo, hanno deciso di intraprendere una strada mai tracciata rispetto alle rispettive famiglie, quella dell’allevamento di una razza rara di capre, quella delle capre girgentane.

Questi due ragazzi, con percorsi di vita anche fuori dalla terra sicula, si sono rincontrati nell’agrigentino, si sono innamorati e hanno osato.

Bello il verbo osare e loro lo rivestono in pieno.

Io ho avuto il piacere di conoscere Valeria nel punto vendita e laboratorio di trasformazione che l’azienda ha a Joppolo Giancaxio (AG), mentre la loro casa e le stalle della capre sono verso Raffadali (Ag), contrada Pietrarossa.

L’avventura per loro inizia nel 2010, quando Valeria e Peppe acquistano le prime 5 capre, 4 femmine e un maschio che nel giro di un anno crescono e diventano 12. Da lì i due giovani avventurieri iniziano a sperimentare per il consumo casalingo la produzione di formaggi e ci prendono talmente gusto che nel 2016 è nata l’azienda la Piccola Latteria Artigianale CASUSKO.

Da quel momento in poi la crescita della qualità dei prodotti derivati dal latte delle loro bellissime capre girgentane è andata solo migliorando e hanno iniziato a collaborare in rete con altre realtà del territorio simile a loro. Mano mano Valeria e Peppe si sono fatti conoscere e sono sicuramente tra gli imprenditori giovani del territorio agrigentino  e anche siciliano che meritano di essere conosciuti e promossi.

La cosa che più mi ha colpito di questo incontro è stata la luce negli occhi e nel viso di Valeria, questa giovane donna è radiosa! Oltre a essere luminosa, imprenditrice dal grande coraggio è anche mamma di ben 3 figli!

Valeria

Ebbene sì i coraggiosi appena spiegano le vele raggiungono tutti risultati arditi, se poi gli obiettivi te li poni  e ottieni condividendoli, bè allora è fatta.

Valeria e Peppe sono non solo una coppia e una famiglia, sono un modello di riferimento per noi giovani, che in Italia spesso abbiamo paura di rischiare, di credere nel futuro e nella vita.  Anche se tutto intorno è a tratti offuscato, bisogna provarci, credere nelle proprie idee, progetti e vedere come va. D’altronde si dice se non provi come fai  a sapere quello che accadrà poi? E cosi è nella realtà.

i formaggi degustati

Dalle parole piene di emozione e entusiasmo di Valeria, arriva l’amore per la capre girgentane, per la ricerca fatta con il marito sull’allevamento di una razza in via di estinzione, arrivano i motivi che li hanno spinti a questa scelta; mi è giunta la passione per le produzione di formaggi e derivati dal latte delle capre con ricette insegnate, migliorate e offerte ai clienti.

Io ho potuto degustare tre tipi dei loro formaggi (stagionati e morbidi) realizzati con tecniche antiche; erano tutti ottimi, tanto buoni che mi hanno arrecato dipendenza!

Valeria carinamente mi ha fatto dare un’occhiata anche alla stanza dove avviene la lavorazione del latte e la trasformazione di esso in tutti i prodotti che vengono realizzati, da ricotte, a formaggi spalmabili, a quelli più stagionati.

Lo spazio dello spaccio è piccolo ma pieno di amore e di passione.

Qui ho potuto anche assaggiare il latte di capra ed è leggerissimo, come ci ha spiegato Valeria, il latte di capra è altamente digeribile come quello materno; credeteci, se l’ho bevuto io senza problemi che non amo bere latte!

Dalle parole e dai racconti di Valeria ho potuto capire che le capre girgentane oltre essere una razza in via di estinzione, è una specie dall’aspetto elegante ed è molto amichevole, ognuna di loro ha un nome e quando ci sono visite di bimbi e gruppi in azienda, alcune di loro sono dei padroni di casa di grande simpatia ospitale.

E’ possibile anche aiutare e sostenere Peppe e Valeria, adottando una delle loro capre girgentane con un contributo annuale. Chi li sostiene con questo progetto potrà seguire lo stato di salute della capra in modo cadenzato e ricevere prodotti realizzati con il latte di capra e altri prodotti offerti dall’azienda Casusko.

Il progetto dell’adozione della capra girgentana era in realtà partito con più alto respiro tra più realtà del territorio agrigentino, ora sono rimasti loro ed un’altra realtà.

Io credo che aderirò a questo progetto, sarà stata la luce di Valeria, sarà che ammiro il coraggio di questa giovane coppia e la loro volontà di investire su un qualcosa che sta scomparendo, ma con impegno stanno facendo “sopravvivere”, “esistere” e “resistere”!

Peppe in azienda fa conoscere le capre girgentane

Il viaggio, per me, è ricco se incontro persone come Valeria, una donna audace, amorevole e solare che ha scelto con suo marito questo percorso di vita incontrando difficoltà, ma l’hanno scelto assieme e questo si legge in tutto, o meglio a me è arrivato.

Questo viaggio è stato bello grazie all’arricchimento che mi è stato donato da ogni incontro, ma questo sicuramente è stata una punta di eccellenza umana.

Peppe al pascolo con le capre

Spero di tornare a trovarli e conoscere le famose capre girgentane e fare una foto con loro, da quello che ho capito c’è una certa Mascotte che non aspetta altro!

Potete andare a trovare l’azienda Casusko nel punto vendita o in azienda previa accordi se siete in Sicilia da quelle parti, saranno sicuramente entusiasti di esserci per farsi conoscere.

Potete seguirli comunque a distanza sul canale Facebook , dove potete trovare aggiornamenti, foto, video e novità.

Grazie a Valeria, a Peppe che spero in  futuro di poter conoscere, grazie ragazzi ad avere avuto la perseveranza e il coraggio e perché no anche un po’ di incoscienza di realizzare un sogno e renderlo reale.

io e le corna della capra girgentana

Grazie alla terra magica, alla Bella Sicilia che mi sa incantare, emozionare e rapisce ogni volta, cuore, mente e anima.

Bio Forno dei Colli Euganei: dove la qualità croccante viene arricchita dall’etica.

Una delle cose che muove maggiormente Tarallucci&Vino è la passione per i viaggi e l’incontro, il viaggio nella natura, nelle esperienze, nell’umanità e nei bei valori.

L’incontro con Vicenzo e il Forno Bio dei Colli Euganei a Galzignano (Pd), è avvenuto in un primo momento in un modo alternativo. Ho incontrato Vincenzo ascoltando in realtà la sua storia in una puntata di un  programma tv, Todo Cambia su Rai 3.

La sua storia mi ha molto colpito, tante cose di quella storia in realtà come: il coraggio di aver scelto di cambiare totalmente vita lasciando un lavoro di successo e “sicuro” per uno meno certo e di rischi più palpabili, la passione per ciò che produce e ogni giorno porta avanti, la semplicità delle sue parole ma profonde, piene di consapevolezza e di scelta.

Che dire, ho scelto di contattarlo e ho provato a sentire se poteva essere interessato e disponibile all’incontro,  osare spesso è un buona mossa perché Vincenzo ha accettato di incontrarmi.

Andare al forno di Vincenzo è anche una bella escursione, perché il suo forno ai piedi dei colli Euganei, è in una zona bellissima e conosciuta, vicino ad Arqua’ Petrarca , borgo incantevole legato alla figura dello scrittore Francesco Petrarca.

l’ingresso del Bio Forno

Vincenzo mi accoglie nel suo piccolo forno in mezzo alla natura in un giorno di normale lavorazione.

Il forno è vicino la sua abitazione e questo gli ha permesso fin dall’inizio di potersi immergere in questa attività anima e corpo nel vero senso della parola.

gli orari di apertura al pubblico

Negli ultimi tempi Vincenzo ha trovato un collaboratore che gli dà una mano nella sua attività, ciò sicuramente è motivo di più respiro, perché gestire tutto da solo era diventato davvero impegnativo.

L’avventura di Vincenzo inizia circa 5 anni fa, in cui dopo vari ripensamenti decide di cambiare vita e scegliere di lasciare il lavoro da commerciale in una grande azienda a Milano per inseguire quella che era una passione nascente legata alla produzione di pane  e dolci in casa.

All’inizio la passione per il settore della panificazione per Vincenzo si è sviluppata tra corsi di cucina, attività organizzata da centri sociali o le mura domestica, ma poi è arrivato il momento in cui come accade nella vita, senti che è il momento di cambiare direzione.

la legna fondamentale

Vincenzo lascia quindi cambia vita, lascia lavoro, lascia Milano e decide con la sua compagna di trovare un luogo dove iniziare questa nuova pagina di vita e sceglie, dopo tante ricerche la zona dei colli euganei, terra d’origine della sua compagna.

E qui con molta fatica, sacrifici, ore di lavoro, di sperimentazione parte.

Parte recuperando un lavoro artigianale che spesso è diventato in realtà una produzione legata a macchinari, x lui invece la direzione scelta è molto più difficile, ma appassionante.

il forno di cottura a legna

Il lavoro di chi produce pane e panificati non è per nulla facile, è un lavoro in cui si dorme poco, si lavoro molto, ci si deve mettere in gioco sempre, provare e riprovare ricette adattandole al forno che hai, alle energie che hai e alla motivazione che devi trovare ogni giorno anche se sei stanco, sei smarrito o demotivato.

Vincenzo attinge alle sue origine pugliesi nelle ricette che mano mano ha sviluppato, alla farine biologiche, di grani antichi che sceglie.

Anche qui c’è il coraggio e etica di produrre un pane biologico, con farine biologiche che hanno lavorazioni e costi diversi dal pane che comunemente acquistiamo nei supermercati o nei piccoli alimentari. Siamo abituati a certi prezzi bassi e forme di pane nel territorio veneto, che forse non è sempre semplice comprendere il valore della qualità del lavoro di persone come Vincenzo.

Il  lavoro di Vincenzo è anche quello di educare i suoi acquirenti e le attività del territorio che scelgono i suoi prodotti a cosa è davvero il pane, secondo la tradizione antica, secondo un atteggiamento di studio e ricerca degli ingredienti pìù sani e d qualità.

In questa cosa nella promozione dei suoi prodotti, il lavoro precedente di commerciale gli viene utile sicuramente.

i grani antichi utilizzati

L’esperienza con il programma tv è arrivato quest’anno tramite un contatto famigliare che ha segnalato la sua storia, che dopo una selezione è stata giustamente scelta.

E‘una storia di vita che ha tante belle chiavi di lettura, di messaggi positivi e per questo scelgo di parlare di Vincenzo, di dargli spazio, eco.

pane e tarallucci

Vincenzo nel suo forno produce vari tipi di pane con farine macinate a pietra, di grani antichi con sempre nuove sperimentazioni; produce taralli di vario tipo e freselle, dolci o biscotti adatti ad essere cotti nel forno a legna. C’è l’influenza anche con le tradizioni di  altre regioni italiane che seleziona e fa conoscere in Veneto dove per cultura alimentare non vengono mangiate, come le farinate liguri. In cantiere ci sono le “pucce” pugliesi che conosco e sono deliziose.

Tarallucci&Vino

Come circuiti di vendita Vincenzo vende i suoi prodotti nel suo piccolo forno due giorni  a settimana ( Mercoledì e Sabato), in alcuni ristoranti del territorio padovano e in negozi di Naturasì delle province circostanti e negozi di prodotti biologici. Creare una propria rete di vendita, di promozione non è immediato, semplice, ci vuole lavoro anche lì.

Ma i sacrifici, la passione, la testardaggine, la costanza prima o poi portano a dei risultati e infatti Vincenzo ha partecipato a un bando del comune di Monselice (Pd) segnalato da una persona affezionata e l’ha vinto. E prossimamente appena la cosa partirà parteciperà a  AGRIMONS, un mercato cittadino della freschezza che raccoglierà tutti produttori del territorio per la vendita diretta al consumatore. Tutto ciò lo trovo bellissimo.

Vincenzo per ora come canali di comunicazione ha la pagina Facebook dove potete trovare aggiornamenti sul suo forno  Bio e tutte le novità. Ci vuole tempo per ogni cosa, pazienza per arrivare a farsi conoscere, avere consapevolezza di sé e di ciò che si produce, farlo capire e sentire ai consumatori, e poi  farsi scegliere nella miriade di offerta.

focaccia

Io ve lo consiglio questo forno, non solo per la qualità dei prodotti che ho testato,  ma soprattutto per Vincenzo, per tutto quello che di sé ci mette nel suo pane, nelle sue scelte. Non è fatto nulla a caso o solo per fare business a sé. Non avrebbe fatto questa scelta di vita.

Una scelta con cui ha recuperato la dimensione di vita umana, dove Vincenzo è padrone del suo tempo e di sé stesso, dove sceglie ciò che fa, dove vive a contatto con la natura e si prende i suoi spazi e non deve rendere conto a nessuno.

Questa storia, quello di Vincenzo e del Bio Forno dei Colli Euganei mi apre a delle riflessioni importanti sull’etica e la libertà che si sceglie in un lavoro, un’attività che non è solo lavoro, c’è tutto di te.

Quanto voi cercate di metterci etica nel vostro percorso? La sensazione di libertà dell’aver scelto il vostro percorso di vita, vi accompagna ancora nella quotidianità come inizialmente? Come fate a far stare  a braccetto insieme l’etica con la liberta’?

So solo che riuscirci è difficile, ma è qualcosa che non ha prezzo.

Azienda La Galassa: un’esplosione di energia!

Quando la passione per ciò che si fa’ incrocia la professionalità, l’entusiasmo, il coraggio e un pizzico di follia il risultato non può che essere  meraviglioso come quello che ho potuto vedere e assorbire dalla visita all’azienda La Galassa.

L’azienda La Galassa è in Polesine, a Gavello ( Rovigo) ed è un’oasi immersa nella natura, nel rispetto di essa e in armonia con essa in tutto.

Sono stata accolta dal vulcano Giovanna Zecchin, cuore dell’azienda e dal suo collaboratore Paolo Boreggio,  amante di  fotografia.

Quello che mi ha colpito di Giovanna e del suo modo di presentare l’azienda di famiglia dove ognuno ha un ruolo ben preciso, è stata la spontaneità e la flessibilità con una dote che io ritengo essenziale, la sincerità.

L’azienda La Galassa produce prodotti della terra con una grande attenzione al biologico, passando attraverso il sistema integrato che io non conoscevo. Ho percepito la difficoltà di tutelare e di arrivare a certi risultati. Risultati che non avvengono con improvvisazione  e affidandosi alla natura, ma capendola tramite tentativi e studi affidati ad esperti che aiutano la Galassa a raggiungere ciò che è nella sua missione.

L’azienda La Galassa si focalizza sulla freschezza e originalità dei prodotti, cercando di sviluppare nella mentalità del consumatore l’importanza dei prodotti a km 0.

Quello che mi è piaciuto della Galassa è la versatilità e la capacità di passare da un settore di produzione o di servizi in un modo sempre accurato ed umano. Mi ha colpito la capacità di fare scelte coraggiose a volte al di là del profitto.

Alla Galassa hanno capi di bestiame di bovino di varia razza che vengono poi macellati e la carne di qualità viene venduta a Crespino in macelleria del paese o nei mercati sul territorio a cui partecipano.

La Galassa è una fattoria didattica certificata e vengono organizzati durante l’anno laboratori con le scuole e non su prenotazione per permettere ai bambini di entrare in contatto con gli animali, la natura e l’origine dei prodotti che qui vengono realizzati come le mele.

Potete dare un’occhiata al sito per capire la bellezza nella semplicità dei laboratori che vengono fatti, nella semplicità c’è la grande bellezza sempre.

La Galassa ha una vasta zona di meleti che Giovanna mi ha portato a vedere, dove ci sono qualità di mele di 4 tipi tra cui la Pink Lady e la Modì. Le mele vengono prodotte, seguite e raccolte nel rispetto della natura e dell’ecosistema che circonda l’area. Nei meleti vengono organizzati dei laboratori sensoriali bellissimi, dove i bambini toccando e abbracciando gli alberi entrano in contatto con la flora.

La Galassa ha anche uno spaccio, che in questa fase è chiuso per dei lavori di ristrutturazione dove si andranno a creare spazi per laboratori e futuri progetti da valorizzare in futuro.

C’è in ballo anche l’idea entusiasmante di creare un agriturismo e i tavoli saranno allestiti all’esterno in un’atmosfera immersa nella bellezza , non voglio svelare troppo ma quando ci sarà l’inaugurazione io ci sarò sicuramente, e voi?

Tutte le informazioni e i contatti li potete trovare sul sito di questa azienda piena di amore e di energia, dove Giovanna insieme a suo marito, ai suoi figli e i suoi collaboratori porta avanti non solo un progetto coraggioso di azienda biologica ma anche un bagaglio di valori umani etici e di vita che vanno verso un futuro migliore di vita per tutti, in equilibrio con la natura, con se’ stessi e in comunità.

Posso dire solo questo, la Galassa è un’azienda da conoscere, annusare e visitare. Dopo che l’avrete conosciuta non potrete che amarla ne sono sicura :).