Alessandro Ciulla e il suo paradiso di agricoltura naturale

Una passeggiata nell’uliveto naturale di un uomo avanguardista: tra i suoi sogni, i suoi valori e una ricerca di bellezza e salute per tutti

Alessandro è stato uno di quegli incontri che umanamente mi hanno lasciano appesa a una sensazione di ammirazione “incantata”.

Lui, la sua storia, le sue scelte di vita, i suoi valori, il suo progetto mi hanno regalato l’emozione, che donano le empatie umane nate in modo “epidermico”. O c’è o non c’è.

-IL PROGETTO

Alessandro ha un progetto condiviso con la moglie Edite, quello di creare un angolo naturale terrestre, che con passo lento e pazienza stanno riportando in “salute” con un’agricoltura naturale, senza nessun intervento tecnico umano, lo stanno riportando alle origini; stanno riportando la natura di questo angolo paradisiaco con vista mare Mediterraneo, all’auto sostentamento.

Stanno lavorando da circa tre anni per ricostituire la vita del suolo, ripristinando batteri, funghi originali che rendano il terreno fertile e profumato, arricchito da un manto erboso sotto gli ulivi secolari, che possa evitare le frane del terreno.

Lui e Edite hanno ridato vita a un progetto agricolo preesistente di famiglia, ma abbandonato. Il terreno è situato poco fuori Caltabellotta, uno dei borghi più belli della regione Sicilia, in provincia di Agrigento.

Ma faccio un passo indietro e cerco di partire dal raccontare chi è Alessandro, prima di parlare di cosa abbia intenzione di fare con questo angolo di natura “curativa”.

IL PERCORSO DI ALESSANDRO CIULLA

Alessandro è agrigentino e prima di questa avventura, ha vissuto per 15 anni sull’isola di Linosa nel pieno Mediterraneo. Qui gestiva un art hotel con un’attività di un certo livello e prestigio.

L’isola di Linosa, la vita su quell’isola lo ha temprato e arricchito molto.

Dalle sue parole mi ha colpito il modo in cui parla delle persone che ha conosciuto sull’isola in quegli anni, come narri della loro semplicità primordiale. Gli è rimasto addosso il silenzio dell’isola, il piacere di stare a contatto con una natura ancestrale e solo 400 abitanti in mezzo al mare, spesso isolati e limitati da ciò.

Ma lì a Linosa ha imparato a fare virtù dei limiti, trasformandoli in opportunità; come ha imparato che non ci vuole molto per stare bene nella vita: basta un po’ di salute, un po’ di affetti e un po’ di lavoro, come dice lui.

Le persone care a Linosa, sono state preziose per lui ad imparare a coltivare i primi ortaggi e rispettare la terra. Ma l’avventura a Linosa , per quanto bella ha avuto il suo capolinea, quando per lui l’hotel era diventato solo un lavoro e non c’era più stimolo.

Non c’era più la sensazione di gioco che ha condotto e conduce tutte le scelte di vita che ha intrapreso; il divertimento è l’unica forma di dovere  e rispetto che  riconosce a sé stesso, il gioco è la forza che muove le sue energie più vitali.

E così ha iniziato con sua moglie a girare per l’italia, da Linosa fino a Milano a bordo di una fiat 500, ha compiuto questa esperienza bellissima andando a scoprire tutte le realtà interessanti legate al mondo dell’agricoltura naturale, osservando, imparando e scrivendo storie di bellezza umana  nella sua pagina facebook del “ Il Giro del Cappero”, che vi consiglio di andare a vedere.

Poi è arrivato il viaggio in Australia, continente che lo ha molto affascinato, dove se ci fosse andato più giovane sarebbe forse rimasto, ma non in questa fase di vita. Ha scelto di tornare in Sicilia, dove ha girato nell’entroterra più autentico e ha imparato, ha studiato, ha affiancato rarità umane del mondo agricolo siculo e poi  nella sua terra agrigentina ha trovato il suo posto, l’energia giusta, la nuova sfida da cui ripartire.

OBIETTIVI DEL PROGETTO DI ALESSANDRO CIULLA

Alessandro si pone obiettivi coraggiosi con Edite: vuole creare nella sua terra, che sta riportando a un ecosistema di flora e fauna naturale, un luogo di cura, dove chi si avvicini possa godere di questo ambiente, dove ci possa essere educazione alla bellezza e alla dolcezza.

Per lui se questi due valori muovessero tutti non ci sarebbe tanto disagio umano; è un uomo dotato di grande sensibilità, è una persona curiosa, appassionata, con occhi empatici e dall’animo gentile.

Lui crede che non serva raggiungere un risultato per forza in squadra, nel senso che non c’è un’unica strada per raggiungere un risultato, ma a volte l’esempio di una persona possa diventare un piccolo passo, che poi possa portare l’emulazione verso un risultato più grande.

Il pensare bene è fondamentale, quello poi può muovere verso un fare bene singolo o collettivo.

Il suo uliveto secolare potrà diventare un luogo di ritrovo accomunati dagli stessi ideali, cioè di persone che scelgono di orientarsi con coraggio verso una scelta di vita vera, poco legati ai contesti sociali che ci fanno sentire apparentemente “sicuri”.

C’è il ritorno a ciò da cui deriviamo, dalla terra, dall’Humus.

Con il tempo l’uliveto ritroverà il suo ambiente naturale, in cui realizzare giornate didattiche sull’agricoltura e l’alimentazione naturale, magari aprendosi a soluzioni di collaborazioni come Wwoof o altre simili.

Tornerà la fauna del suolo, lo farà sempre più profumare di verità. Profumo di terra che ho potuto annusare e sapeva di un odore a me sconosciuto, sapeva di natura vitale.

Alessandro, sua moglie e il suo piccolo Dario ogni giorno intanto si danno da fare per andare avanti con questo progetto, un passo uno alla volta, con pazienza, con lentezza in una natura incontaminata, con una vista mozzafiato; una sorta di cinema senza programmazione fissa, ogni giorno la natura ne è la regia.

In una Sicilia in cui la natura regala paesaggi mozzafiato, una luce africana con delle tonalità magiche, i sapori e gli odori che sanno di Mediterraneo.

Grazie a te e a tua moglie per la bellezza che state riportando in luce, grazie alla tua disponibilità nel pomeriggio passato assieme, grazie alla tua umiltà, alla tua passione e alla tua voglia di condividere i tuoi valori.

Approfitto per condividere un videoBotanica per tutti” a cui ha partecipato anche lui: qui  sono raccolte storie di persone che hanno scelto di dire la loro sulla natura, sull’agricoltura, sulla salute comune, sull’ambiente partecipando al progetto Prospettive vegetali.

Ti avevo posto una domanda: se potessi fare un disegno con che animale ti rappresenteresti? Te mi hai risposto un uccello, un uccello che vola tra cielo e terra, che rincorre sempre il vento, la vita e le belle energie. Sì sei proprio te.

Buona fortuna a te, a Edite e tuo figlio, che è straordinario.

Spero che questo articolo faccia incuriosire altre persone alla tua realtà, con me ci sei riuscito in due ore.

Grazie Alessandro e buona vita.

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