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Miele Marinangeli, la poesia scritta nel sogno le mani di un miele di qualità.

Questa volta vi voglio narrare di una storia aziendale dolce, dove il miele e le api di Lorenzo sono le protagoniste. La nostra storia è ambientata nelle Marche, a Monte San Vito (An).

Lorenzo Marinangeli è sicuramente un coraggioso essere umano che produce miele, mettendo al primo posto il benessere delle api ed il rispetto per l’ambiente.

 

Dopo una laurea triennale in Economia del Territorio e del Turismo, ha deciso di cambiare settore e dal 2010 si occupa di miele e di api, con dedizione, passione e sperimentazione, cercando di ottenere prodotti di qualità.

La passione per le api nasce per pura casualità, sicuramente in un momento di ricerca, soprattutto interiore.

Mi ha confidato però di aver avuto in famiglia uno zio che produceva miele per “casa” parecchi anni addietro.

Successivamente, ha avuto modo di apprendere le tecniche necessarie per affrontare un lavoro così difficile da un apicoltore professionista molto in gamba.

La produzione di miele in questi anni è cambiata, di solito si iniziava ad Aprile per proseguire poi tutta l’estate; successivamente, per problemi legati al clima e non solo, queste condizioni si sono stravolte e hanno obbligato gli apicoltori a modificare, nel tempo e nelle metodologie, le operazioni di raccolto delle varie fioriture.

La sua rete di alveari ha una distribuzione sul territorio abbastanza ampia, perché la sede principale è a Monte San Vito, ma arriva fino ad Acquasanta Terme nell’ascolano, nelle zone costiere del senigalliese e nel primo entroterra marchigiano, nei comuni di Mergo, Rosora e limitrofi.

In base al tipo di miele che vuole produrre, sceglie delle zone salubri per fare prendere la “residenza” alle sue api per l’impollinazione.

Ha circa cinquecento alveari per la produzione di miele e altri prodotti dell’apicoltura.

La tipologia di miele dipende dal periodo dell’anno e dal territorio in cui viene raccolto.

Ci sono poi le indagini chimiche che si possono fare per capire la composizione del miele.

Il nettare, che successivamente le api trasformeranno in miele, viene raccolto dai fiori; la melata invece è data da quello che vediamo di appiccicoso sugli arbusti e/o sulle piante, quella è la melata o miele di melata.

Il miele è composto principalmente da due zuccheri semplici: fruttosio e glucosio; più alta è la percentuale di fruttosio più il miele tende ad assumere anche nel tempo una consistenza liquida (acacia e castagno su tutti).

Il miele non ha una vera data di scadenza, bensì un termine massimo per il suo consumo, che tendenzialmente si aggira intorno ai ventiquattro mesi dalla data di produzione; dipende poi da come viene conservato, il miele infatti odia la luce e le temperature troppo elevate.

Durante la mia visita aveva miele di castagno, acacia, millefiori e aceto di miele.

Una volta raccolto il miele, lo porta nel laboratorio a Monte San Vito dove ha tutti macchinari per la sua estrazione e confezionamento. Inoltre, produce aceto di miele; un prodotto mai assaggiato prima, gustoso ed interessante!

Viene prodotto a partire da una miscela di acqua e miele con l’aiuto di lieviti e batteri acetici; ci tiene a precisare che l’aceto prodotto in maniera artigianale impiega circa diciotto mesi di tempo per essere pronto. Lorenzo mi ha raccontato durante il nostro incontro che l’aceto di miele è stato il primo aceto ad essere creato dall’essere umano nell’antichità, il che lo avvale di un valore aggiunto e di un fascino ancestrale

 

Lorenzo è una persona umile che si considera uno che deve ancora imparare, che ha ancora molto da fare; è uno dei pochi sul territorio che lavora e si impegna in maniera anticonvenzionale.

Non è molto orientato al modello di comunicazione odierna, che sfrutta in maniera sistematica i social media; lui è più per il passaparola, per i contatti umani sinceri, per il lavorio quasi segreto ed instancabile.

Questo per lui non è un limite, ma una scelta.

Una scelta dedicarsi solo alle sue api, vederle cambiare nel tempo, affrontare insieme a loro le stagioni ed i cambiamenti.

Insomma, una sorta di altra famiglia per lui. Di grande affetto.

Io consiglio di visitare il sito web dell’azienda (www.apicolturamarinangeli.it) e di andarlo a trovare, perché la specialità è sempre nell’incontro, nello scambio di sguardi, nelle strette di mano e nel feeling a pelle e Lorenzo lascia tutte buone sensazioni addosso, merita un articolo di Blog, merita di essere promosso.

Al Lavoro con le api della Bocalina!

Quando anni fa da bimba guardavo il cartone dell’ape Maia, credevo che il mondo delle api fosse come una serie di avventure guidata da una piccola ape regina in erba.

In realtà non è proprio cosi!
Crescendo si capisce come funzionano nella realtà molte cose.

La realtà di come funzioni l’organizzazione interna di un alveare mi è giunta grazie alla visita alle api della Bocalina. Con Silvia e l’azienda della Bocalina il connubio di collaborazione è ormai consolidato! 🙂
La settimana scorsa ho potuto vedere da vicino cosa sia una piccola parte del lavoro a contatto con le api, è un lavoro meticoloso, un lavoro di pazienza e di amore.
Veniamo al racconto del mio incontro con le api operose :).
Silvia mi ha accolto tra le sue numerose casette nella sede dell’azienda della Bocalina ad Adria (Ro).
Dopo essermi equipaggiata a dovere per evitare punture di api, ho affiancato Silvia al lavoro, facendo un reportage fotografico di ciò realizzava.
Silvia con fare paziente, apriva le casette delle api e controllava il punto della situazione del prodotto delle api.
Ogni casetta ha vari telai dove le api, maschi e femmine, con una loro organizzazione interna portano avanti il lavoro. Ogni casetta ha la sua ape regina, che ho imparato a distinguere un po’ alla volta.
Le api, quel giorno erano un po’ nervose, ma dato l’afa che c’era e gli sbalzi di temperatura, è da sfidare a non esserlo!
Silvia ama talmente le sue api, che è entrata in sintonia con loro, ci parla, sente cosa le infastidisce, cosa può farle stare bene, capisce come si muovono per il bene comune, quando un’ape regina per il gruppo è proficua e quando no. Silvia con passione produce il miele millefiori, nei mesi, seguendo le api al lavoro.
Silvia produce non solo miele millefiori, ma anche miele d’acacia e di coriandolo.
Se le api non producono a buon ritmo o secondo le aspettative il miele, Silvia mi ha spiegato che viene realizzata una tecnica per aiutarle, che si chiama sciamatura artificiale. Questa è una tecnica in cui l’ape regina viene spostata da una casetta ad un altra, nella casetta vecchia restano le api con l’ape regina nuova.

Quello che mi ha colpito di tutta la metà mattinata passata con Silvia è stata la grande energia che ci mette questa grande giovane donna nel “rito dell’alveare”, è stato capire come nel mondo delle api esistano delle regole che permettono loro di arrivare a un obiettivo comune.
Quello che mi ha sorpreso è vedere che la natura abbia misteri e semplicità assieme, ha tempi in cui insospettabilmente accadono miracoli.
Quello che mi ha meravigliato è che le api abbiano la capacità di sentire se c’è qualcosa che ti turba o ti agita, riescono a entrare in contatto con noi umani e saperci insegnare tantissimo.

Oltre consigliarvi di seguire l’azienda Bocalina sul loro sito e sulle pagine social Facebook e Instagram, vi consiglio di assaggiare e acquistare il buonissimo miele che qui viene realizzato, c’è bisogno di cose naturali, c’è bisogno di cose fatte con il cuore