Rete e autenticità dai borghi sicani

Sono stata assente un po’ dalle pagine del blog, me ne rendo conto, ma tutto quello che è successo e ci ha coinvolto dall’anno scorso mi ha messo in stand by mentalmente, con la necessità di capire cosa davvero stesse accadendo e cosa avrei potuto fare di costruttivo.

C’è stato chiaramente la necessità di fermarmi per assorbire quello che c’era attorno, ma anche dentro di me e la strada che ho scelto, è stata la formazione.

Ho scelto il corso di Management del turismo enogastronomico organizzato dall’Associazione del turismo enogastromonico con a capo la dott.ssa Roberta Garibaldi, fonte inesauribile di conoscenza dell’ambito enogastronomico

Sono ripartita dai miei studi universitari e ci ho messo insieme tutto ciò che mi ha portato a creare Tarallucci&Vino in questa formazione che ho scelto, che è ancora in corso con il secondo livello.

Ma tutto ciò mi ha fatto ritornare anche voglia di scrivere articoli, di curiosare, di riaprirmi e condividere.

E la prima realtà da cui ho deciso di dare spazio è il Biodistretto dei Monti Sicani, riparto dalla Sicilia amata, dove mi sono fermata con gli ultimi articoli.

La realtà del Biodistretto dei Sicani è nata da qualche anno, nel 2016, e riunisce 7 comuni dei monti Sicani, che sono partiti con questo progetto con capofila il comune di Sambuca.

Sambuca nel 2015 è stata città del Bio ed è sede della Comunità Slow food dei borghi sicani ed è stato nominato Borgo dei Borghi nel 2016. Sambuca ha come simbolo una lumaca, che è anche simbolo di Slow Food, che promuove un’alimentazione sana e stili di vita sostenibili.

Il BioDistretto dei Sicani non riunisce solo dei comuni del territorio, ma anche associazioni (Asoociazione  strade del vinoTerre Sicane), una Comunità Slow food appunto e  ci sono 40 aziende territoriali che portano avanti agricoltura biologica.

Il progetto è finanziato dall’Assessorato delle Politiche Agricole.

Il fine del Bio distretto è quello di portare avanti la promozione del territorio, l’assistenza delle aziende del Distretto, l’organizzazione di eventi. Il trinomio è costituito da Azienda- territorio- prodotto.

Ho avuto il piacere di parlare a telefono con Antonella Murgia, che ha un ruolo molto attivo e operativo nel Biodistretto ed è proprietaria insieme al marito Salvatore Lamanno di un’azienda a Sambuca che è all’interno del distretto, l’Antico Frantoio sas ( producono olio e vino di qualità e fanno accoglienza da qualche anno).

Antonella ha condiviso con grande entusiasmo l’intenzione del Biodistretto di promuovere un’agricoltura che rispetti il suolo, le falde acquifere e tutto l’ambiente, dove ci sia rispetto della terra che è vita e di conseguenza vengano realizzati prodotti sani.

Il tutto quando è nato, è partito da un gruppo di 4/5 persone, ma poi si è subito cercato di coinvolgere aziende e attori del territorio con un convegno per promuoversi e comunicare le intenzioni che volevano portare avanti. Al progetto dei Biodistretto c’è stato consenso e apprezzamento.

Da due anni è stato creato anche l’ATS ( associazione temporanea di scopo), per ora ci sono 9 aziende tra cui l’Antico Frantoio sas. Con l’Ats vengono creati realizzati promozionali, ci sarebbe la proposta di un calendario di eventi come per la festa di Maggio della Madonna di Sambuca, ma probabilmente si punterà a organizzare due grandi eventi durante l’estate, pandemia permettendo.

Come comunicazione e promozione social c’è il sito web del Biodistretto e i canali social Facebook e Instagram; è attivo anche un canale ecommerce per la vendita di prodotti delle aziende che fanno parte del Biodistretto.

Il canale riscuote successo non solo sul territorio siciliano , ma anche in altre zone d’Italia.

Durante i grandi eventi organizzati come Biodistretto e ora insieme anche all’ATS  ci sono varie idee come era al vaglio per Maggio:

  • Ci sarebbe ’idea di costruire delle casette per i produttori per vendere e promuovere i propri prodotti durante l’evento;
  • C’è la presenza della comunità Slow food che può organizzare show cooking con cuochi che condividono i valori etici e alimentari;
  • Ogni azienda partecipante farebbe educational tour in azienda con giornalisti e esperti del settore;
  • Progetterebbero l’idea di creare dei corner bio da allestire in spazi commerciali. Sono stati per altre occasioni al mercato di san Lorenzo a Palermo, spazio dove si possono degustare prodotti e fare presentazioni.

Purtroppo la situazione complicata da un anno a livello pandemico non rende facile la progettazione, a ogni idea o progetto poi ci sono rinvii, adeguamenti a dpcm o a dati di contagio e tutto viene continuamente procastinato.

Ma in tutto ciò non perdono l’entusiasmo all’interno del Biodistretto, questo mi è arrivato dalle parole di Antonella.

Parlando con Antonella ho scoperto che c’è un gemellaggio con la Camera di Commercio Lituana. Il Biodistretto ha avuto l’incontro ad un evento con il presidente e la direttrice della Camera lituana. Da qui la passione per la Sicilia li ha riportati spesso in questo territorio e ogni volta sono state organizzate fiere in Lituania come Baf, il Biodistretto è stato invitato e gli è stato dato uno spazio in fiera.

Da qui poi si è passati alla collaborazione con la facoltà universitario di ambito agrario e si è aperto un percorso di tirocinio Erasmus per studenti della facoltà in aziende sicane.

Questo progetto ha avuto molto successo e sono nate belle relazioni e scambi umani arricchenti.

Ora la cosa è un po’ bloccata, ma si spera di ripartire presto anche da questo punto di vista.

All’interno del progetto dei Biodistretto e nel sito web si possono trovare collaborazioni anche con ristoranti e agriturismi del territorio sicano, realtà che sposino gli stessi valori e la rete con tutti gli attori coinvolti; importante è che sia la promozione dei prodotti del territorio e anche delle ricette “famigliari” nelle attività di ristorazione. Le cose semplici, territoriali nei menù (come aggiunta) potrebbero essere molto apprezzate da chi non è della zona, tramite il gusto può entrare in contatto direttamente su cosa rende quel lato di Sicilia unico.

Ci vuole un processo lento ma ci si può arrivare, come in tutto.

Nel sito web è possibile inoltre trovare dei percorsi turistici di pù tipologie studiati per un giorno o più giorni per far conoscere il territorio, le aziende, i prodotti, i borghi, la natura con un occhio più autentico e esperienziale. Si possono costruire anche in modo personalizzato. Sono davvero tutti interessanti e stimolanti. Alcuni sono stati testati con educational tour con docenti dell’università lituana e appassionati di enogastronomia. Sono stati molto apprezzati e anche a me sinceramente viene voglia di provarli.

Appena si potrà scendere con tranquillità mi organizzerò per tornare in terra sicula e provarne almeno uno di questi tour.

Il Biodistretto fa parte poi di un gruppo di 8 distretti ( Biodistretto del Cibo, legato al Ministero delle Politiche agricole); questo gruppo di Biodistretti è finanziato con dei bandi, da cui vengono erogati soldi da poter essere usati per le parti più carenti dei Biodistretti.

Anche qui la situazione è un po’ sospesa.

All’interno del Biodistretto del cibo ci sono circa 240 aziende che abbracciano varie province della Sicilia, tra cui Palermo e Trapani.

Il Biodistretto è una realtà davvero interessante e con tante buone intenzioni.

Ma la cosa più bella è la voglia di mettersi in gioco che stanno dimostrando; apprezzabile è soprattutto in questo momento difficile, momento difficile per tutti, ma per l’ambito turistico culturale è stato più incisivo.

Per ora ho conosciuto vocalmente solo Antonella Murgia, ma devo dire che lei è stata già una buona vetrina per tutto il Distretto e cosa c’è dietro.

Nel Biodistretto c’è etica, rispetto dell’ambiente, ci sono valori sani, c’è voglia di creare rete e bellezza.

Mi auguro di poter conoscere di persona questo progetto e chi l’ha creato presto, perché credo ci sia molto da raccontare, condividere, scoprire di questo lato sicano della regione Sicilia.

Dove l’autenticità è un concetto reale e pieno di luce, dove i sapori della terra sono pieni di calore, dove l’accoglienza è un valore insito nella gente e tutto può essere arricchente nel confronto.

Complimenti al Biodistretto dei Monti Sicani.